Una sorta di coming of age movie dalla verve tarantiniana, sempre verboso, a tratti violento e pieno di personaggi ambigui. Considerato che si tratta di un esordio dal budget irrisorio, il regista (che è anche il protagonista) dimostra di avere una certa stoffa, azzeccando diverse scene e un paio di personaggi notevoli. Verso il finale, perde qualche colpo la sceneggiatura, quasi come se dovesse essere chiusa in fretta e furia.

RSVP: “I don’t feel at home in this world anymore“, “The Liability“.

Voto: 6,5. Stray Bullets

Test di Bechdel: positivo.

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