Una regia -coerentemente- algida per una storia che è al tempo stesso intima, toccante e agghiacciante: “Violent” cuce insieme una serie di episodi legati dall’affetto che la protagonista prova per i diversi personaggi e pervasi da un inquietante senso di dramma imminente. Gli estimatori di un certo cinema minimale e nichilista nordeuropeo non dovrebbero lasciarselo sfuggire, mentre per tutti gli altri la visione potrebbe rivelarsi un’impresa alquanto ardita.

RSVP: “Bridgend“, “Thelma“.
Voto: 7,5.
Test di Bechdel: positivo.

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