25 marzo 2017, Giornata Internazionale del Teatro

Era il 27 marzo del 1961 quando a Vienna veniva istituita la prima Giornata Internazionale del Teatro. Anche l’Ennesimo Film Festival vuole rendere omaggio al teatro, dopotutto non ci sarebbe cinema se non ci fosse stato il teatro!


Nel corso degli anni il legame tra il mondo cinematografico e quello teatrale è sempre stato intenso. Le interconnessioni tra il palcoscenico e la macchina da presa non riguardano solo le trame, anche gli attori ad esempio. Laurence Olivier, Meryl Streep, Daniel Day-Lewis, Marlon Brando, Judi Dench, Paul Newman sono tutti performer da palcoscenico che hanno raggiunto la fama del grande pubblico proprio grazie ai film. Il mondo cinematografico d’altronde non dimentica il suo profondo legame con il palcoscenico, tant’è che molte sono le sceneggiature teatrali riadattate su pellicola. 

Facciamo un test… Quali sono i primi titoli che ti vengono in mente?

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Dai così non vale….pensaci un attimo!

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Tra i primi autori certamente Shakespeare, il più grande drammaturgo del Seicento, e la sua opera Romeo e Giulietta. Dagli USA all’India, dall’inglese al giapponese, l’opera di Shakespeare è stata riadattata in tutte le salse: tradizionale, umoristica, zombie, sci-fi . Uno dei riadattamenti più famosi rimane quello di Baz Luhrmann con il suo Romeo + Giulietta. Questa interpretazione in chiave postmoderna è ambientata a Verona Beach, il film riprende (più o meno) fedelmente i dialoghi, tanto che l’attrice Claire Dane, che interpreta Giulietta, ha dichiarato che durante la prima ripresa il monologo finale di Romeo (Leonardo Di Caprio) l’interpretazione di Di Caprio era stata talmente commovente da farla scoppiare in lacrime… ovviamente roviando la scena.

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Tra le opere di Shakespeare sono apparse sul grande schermo anche La bisbetica domata di Zeffirelli (protagonisti Elizabeth Taylor e Richard Burton), Sogno di una notte di mezza estateTitus, Othello, Otello, West Side Story, Il pianeta proibito, Riccardo III – Un uomo, un re, Hamlet. 

Kenneth Branagh in Hamlet

Il regista Roman Polanski invece si cimenta con l’opera Il dio del massacro della drammaturga e scrittrice francese Yasmina Reza portando sul grande schermo Carnage. L’atmosfera da palcoscenico avvolge l’intero film che è strutturato come un’opera teatrale.  Carnage infatti coniuga il piacere della forma al valore della storia.

Anche Un tram che si chiama desiderio è una adattamento dell’omonimo testo teatrale. La pellicola è realizzata in soli 36 giorni e il copione è firmato dallo drammaturgo che ne aveva firmato la pièce teatrale Tennesse Williams. Ma subisce numerose revisioni per rimuovere i riferimenti all’omosessualità. Il giovane e affascinante Marlon Brando, protagonista sia a teatro che al cinema, raggiunge la popolarità proprio grazie a questo film.

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Dopo 3 anni di successi a teatro viene presentato nelle sale cinematografiche francesi La cena dei cretini. Plot semplice: un gruppo di amici che si incontra ogni settimana presentandosi con un cretino, vince chi lo è di più. L’azione è veloce, le scene sono esilaranti e lo spettatore non riesce a smettere di ridere e riflettere sul modo in cui accadono cose totalmente straordinarie in circostanze del tutto normali. Nonostante le difficoltà in fase di produzione (è stato girato per lo più all’interno di un singolo appartamento), con più di 9 milioni d’incasso il film si posiziona al secondo posto del box office in Francia dopo Titanic.

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Soprattutto negli ultimi decenni, è capitato di veder anche la tendenza inversa, e cioè narrazioni nate su pellicola intepretate in chiave tetrale. In particolar modo i musical come Dirty Dancing, Fame, Flashdance, Footloose, Hairspray. In qualche modo anche questa trasformazione ha sancito, e sigillato in modo definitivo, una connessione quella tra cinema e teatro fatta di linguaggi differenti che si leggono, s’interpretano e soprattutto si rispettano a vicenda.