Toccante psicodramma senile che s’interroga su quanto ci si possa conoscere anche dopo quasi mezzo secolo di convivenza. Il ritmo è molto pacato e la regia garbata e per nulla invadente, ma la vera differenza la fanno i due ottimi protagonisti, che uniscono una notevole profondità espressiva a una grande naturalezza, con grande coinvolgimento – soprattutto emotivo – dello spettatore.

RSVP: “Amour“, “I’ll see you in my dreams“.

Voto: 7,5. 45 Anni

Test di Bechdel: positivo.

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