Eastwood è bravo, sempre sobrio ed efficace, ma è anche maledettamente americano, di quelli con il bandierone in giardino e la rivoltella sotto il cuscino. Il protagonista viene caratterizzato magnificamente, ma la morale dell’intero film è quantomeno dubbia. Il finale francamente è da dimenticare.

RSVP: “Zero Dark Thirty“, “The Hurt Locker“.

Voto: 6,5. American Sniper

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