Sarà il bianco e nero estetizzante, sarà l’ambientazione degradata e popolare, sarà l’interpretazione magistrale della Golino: i richiami di questo film al neorealismo sono molteplici e tutti perfettamente attualizzati, grazie alle piccole parti in tecnica mista e agli sprazzi onirici a colori. Il risultato è un raffinato inno all’identità sociale della donna, che lotta per sottrarsi agli stereotipi retrogradi che ancora regnano nel nostro paese.

RSVP: “Mamma Roma“, “La vita possibile“.

Voto: 7/8. Per amor vostro

Test di Bechdel: positivo.

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