Con “ApostoloEvans torna nella sua natia Europa e abbandona in larga parte (ma non del tutto) i combattimenti che di fatto l’hanno reso noto in tutto il mondo: la sfida suona come una prova di maturità, ed è stata superata quasi brillantemente. Il “quasi” dipende unicamente da qualche buco narrativo e da qualche personaggio (e attore) più debole degli altri; mentre il “brillantemente” è legato soprattutto alla parte tecnica, dalla regia alla fotografia. Non sarà un capolavoro assoluto, ma è comunque un bel film a tinte fosche, e non lesina di sicuro sulla violenza (sia fisica che psicologica).

RSVP: “The Ritual“, “The Wicked Man“.
Voto: 7,5.
Test di Bechdel: positivo.

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