12 Gennaio 2015
di Lucapedia
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Chomet abbandona per la prima volta il mondo dell’animazione e propone un cinema che è un mix tra la poesia e il surrealismo dei suoi precedenti lavori e lo stile tipicamente francese dei più celebri Jeunet, Caro e Gondry. Splendidi i riferimenti a Proust e i flashback del protagonista, un po’ più melenso il resto.
RSVP: “Il favoloso mondo di Amélie“, “L’Illusionista“.
Voto: 7. Attila Marcel