27 Maggio 2016
di Lucapedia
di Lucapedia
Ormai il body horror con i metaforoni morali ha ben poco da dire, perché c’è già stato un certo Cronenberg che l’ha prima creato e poi spremuto a dovere: qui c’è qualche scena azzeccata (il sogno del “parto”), ma altre francamente troppo lunghe e fini a se stesse. Si salva in calcio d’angolo, grazie a un giusto rapporto tra razionalità e irrazionalità (niente spiegoni, ma neanche troppa reticenza) e un finale che chiude ma non troppo.
RSVP: “Slither“, “Contracted“.
Voto: 6-. Bite
Test di Bechdel: positivo.