BLACK’S GAME (2012)

Viaggio di sola andata nei neri abissi della deliquenza islandese, in un’escalation di degrado e violenza quasi tarantiniana. A differenza, però, delle opere del buon Quentin, qui viene meno la vitalità dei personaggi, che risultano spenti e, soprattutto, negativissimi. Se c’è del marcio in Nord Europa, questo non è in Danimarca, ma bensì in Islanda.

RSVP: “Trainspotting”, “Lock & Stock – Pazzi scatenati”.

Voto: 6/7.

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