La Blanchett è gigantesca (scommettiamo che vince l’Oscar?) e su questo non ci piove. La sceneggiatura è degna del migliore Allen e anche su questo non ci piove. Regia e location sono raffinatissime, come d’uopo, ma i primi tre quarti del film sanno tanto di déjà vu; per fortuna, ci sono i flashback e, soprattutto, il finale, che ribaltano le prospettive della storia e tramutano la solita commedia in un perfetto dramma psicologico.

RSVP: “Melinda e Melinda”, “Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni”.

Voto: 7/8.

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