LA BOTTEGA DEI SUICIDI (2012)

C’è lo humor nero, le canzoncine macabre e il protagonista controcorrente: insomma, tutti gli ingredienti che hanno fatto la fortuna di Tim Burton. Nelle mani di Leconte, però, la ricetta non funziona e il risultato è tanto banale quanto incerto: si rivolge agli adulti? Oppure ai bambini? Più probabilmente a nessuno dei due.

RSVP: “La famiglia Addams“, “Frankenweenie“.

Voto: 4. La bottega dei suicidi

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