CHIAMAMI COL TUO NOME (2017)

Una ricostruzione tanto meticolosa quanto accattivante dei primi anni Ottanta in Italia, immortalata in modo sontuoso e sostenuta da una sceneggiatura -tratta da un romanzo dello scorso decennio- che riesce comunque a essere moderna ed equilibrata, senza abbandonarsi a derive estreme. Forse avrebbe meritato una componente classicista più marcata, ma probabilmente sarebbe risultato ancor più elitario. Ottima la colonna sonora.

RSVP: “Il giardino dei Finzi Contini“, “Unrelated“.

Voto: 7,5. Chiamami col tuo nome

Test di Bechdel: positivo.

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