Il soggetto non brilla certo per originalità, ma l’ambientazione fantascientifica è verosimile e per nulla futuribile e, così, l’hi-tech si fonde con i sentimenti in modo quasi naturale e piacevole, generando quella che può essere ritenuta un’opera emo-tech.

RSVP: “A.I. – Intelligenza artificiale”, “Toys”.

Voto: 7.

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