Figlia mia” è un film piccolo in una realtà piccola, popolato di piccoli (ma grandi) personaggi: l’estetica “neon grunge” dà un’impronta moderna a un’opera altrimenti senza età e senza tempo, in cui s’impone la connotazione psicologica delle tre protagoniste e le loro relazioni familiari. Il risultato è un fulgido esempio di quella specie di post-neorealismo che si sta affacciando sul panorama cinematografico internazionale (ricordate “The Florida Project“?) con grande vigore espressivo.

RSVP: “Vergine giurata“, “In grazia di Dio“.
Voto: 7,5.
Test di Bechdel: positivo.

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