Altra opera tanto granitica quanto impeccabile firmata da Anderson: non ha il benché minimo difetto -tranne forse l’eccessivo minutaggio- e la regia manda in solluchero, ma soprattutto trasuda eleganza da tutti i pori (d’altra parte, si parla di moda). Strepitoso come sempre Day-Lewis, mentre piacevolmente sorprendente è la semi-ignota Vicky Krieps. L’incipit può sembrare lento, ma lo sforzo è ampiamente ripagato dal resto del film.

RSVP: “A single man“, “The Master“.

Voto: 8. Il filo nascosto

Test di Bechdel: positivo.

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