17 Settembre 2018
di Lucapedia
di Lucapedia
Come per l’omonimo romanzo di Welsh e anche il precedente “Trainspotting“, è molto difficile incasellare in un genere ben preciso un film come questo: c’è tanto black humor, diversi sprazzi allucinati e altri molto violenti, ma non mancano neppure i momenti drammatici e, comunque, si tratta essenzialmente di un poliziesco. Eccezionale il ritmo, un po’ telefonato il twist principale, ma è soprattutto McAvoy a spiccare con la sua spontanea schizofrenia.
RSVP: “Trainspotting“, “Split“.
Voto: 7.
Test di Bechdel: negativo.