Sarebbe stato fin troppo facile camuffare l’intera storia (e i limiti di produzione) sotto le mentite spoglie di un found footage, un 8mm o qualcosa del genere; e, invece, il regista ha il coraggio di esordire con un film vero e proprio, che fa il verso agli slasher degli anni d’oro e si chiude come un racconto di formazione nero e perverso. Tutto migliorabile, ma ampiamente sopra la sufficienza.

RSVP: “Maniac“, “…E ora parliamo di Kevin“.

Voto: 6,5. Found

Test di Bechdel: negativo.

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