Da sempre Ozon è un maestro nella composizione dei ritratti femminili, ma questa volta riesce davvero a superarsi (anche tecnicamente), rielaborando una pièce di Rostand: il dualismo tra bianco e nero e colore assume una valenza “umorale”, mentre si susseguono riflessioni che vanno dal pacifismo alla responsabilità genitoriale, dalla moralità della menzogna al sacrificio per il bene degli altri.

RSVP: “L’uomo che ho ucciso“, “Scrivimi fermo posta“.

Voto: 8. Frantz

Test di Bechdel: positivo.

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