Raffinata rivisitazione del romanzo di Flaubert, tra suggestioni psicanalitiche, sottili tensioni e un umorismo delicato, più britannico che francese. Forse indugia troppo elogiando la cultura d’oltralpe, forse si esagera tra stereotipi e luoghi comuni, ma la macchina della Fontaine è ben oliata e gira proprio bene.

RSVP: “Tamara Drewe“, “Molière in bicicletta“.

Voto: 7. Gemma Bovery

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