24 Agosto 2018
di Lucapedia
di Lucapedia
Dopo il folgorante “The Witch“, un altro esordiente si presenta al Sundance con un horror che spacca: a parte che tecnicamente parlando è a dir poco abbacinante (il piano sequenza iniziale e alcuni movimenti di macchina -oltre alla fotografia- sono degni di un grande maestro del genere) “Hereditary” ha una storia solida, che lavora per accumulo (tanto) e centellina le rivelazioni (poche), giocando in modo raffinato con la psicologia e l’ambiguità dei personaggi. Se un film riesce a trasmettere tanta inquietudine e paura senza usare alcun trucchetto né spaghetto, allora significa che è stato proprio scritto e girato bene.
RSVP: “Kill List“, “Rosemary’s Baby“.
Voto: 8.
Test di Bechdel: positivo.