I DIDN’T COME HERE TO DIE (2010)

Un’insulsa sagra dell’idiozia umana sopperisce alla totale mancanza d’idee, accompagnata da un dilettantistico uso dei filtri digitali che smarmellano, invecchiano, oscurano e chi più ne ha più ne metta. Si salva giusto l’incipit da Grindhouse.

RSVP: “It’s in the blood“, “La casa“.

Voto: 4. I didn’t come here to die

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