Frammartino ha coraggio da vendere, perché è da temerari proporre un documentario che non è un documentario, con una colonna sonora fatta di rumori della natura e la duplice assenza di ritmo e di una sceneggiatura vera e propria. Eppure questo post-neorealismo pasoliniano è pieno di suggestioni emozionanti. Peccato per la fotografia non proprio all’altezza.

RSVP: “Le quattro volte”, “L’ora blu”.

Voto: 6/7.

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