IL PONTE DELLE SPIE (2015)

Una storia potente e avvincente, che usa il passato per ammonire il presente e non nasconde una vocazione sociopolitica di carattere universale. La sceneggiatura è sicuramente il suo primo punto di forza, tra atmosfere hitchcockiane, spunti da commedia à la Coen (d’altra parte, è loro la firma) e tensione pienamente spielberghiana; il secondo punto di forza è Hanks, meno gigione del solito e straordinariamente umano.

RSVP: “Salvate il soldato Ryan“, “La spia – A most wanted man“.

Voto: 7/8. Il ponte delle spie

Test di Bechdel: negativo.

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