La moda di riscoprire le fiabe in chiave filologica approda nel cinema, supportata da un’estetica rutilante. Qualche piccola incertezza tra recitazione ed effetti speciali, ma c’è poco da criticare: senza legami con la Disney, Garrone non scende a compromessi con nessuno e colpisce duro, con la modernità di un capolavoro che – a distanza di secoli – disturba, stimola ed educa allo stesso tempo.

RSVP: “Into the woods“, “Maleficent“.

Voto: 7/8. Il racconto dei racconti

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