IL SUPERSTITE (2013)

C’è la vita biologica, che dura finché respiriamo, e quella mnemonica, che va avanti finché esistono i ricordi nelle persone che sopravvivono: il film s’interroga proprio su questa flebile distinzione, usando supporti e formati diversi, insieme a una colonna sonora minimale ma evocativa. Altro esordio coi fiocchi, che mescola Malick a Melville e i Dardenne a Wheatley.

RSVP: “Gente comune”, “Shell”.

Voto: 8.

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