L’OSPITE INATTESO (2007)

Un raro esempio di cinema civile, fatto sottovoce, con delicatezza e grande attenzione per la sfera personale. Storia e interpretazioni si sorreggono a vicenda grazie alla reciproca solidità, ma è soprattutto la componente emozionale che riesce a carpire l’attenzione dello spettatore.

RSVP: “The Station Agent”, “Welcome”.

Voto: 8.

[Versione estesa della recensione su Melpyou]

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