LUI È TORNATO (2015)

La formula è la stessa che ha fatto la fortuna di Sacha Baron Cohen, ovvero un mix sapiente di fiction e candid camera, con l’aggiunta di riflessioni sociopolitiche più taglienti ed europee (il razzismo latente, l’antieuropeismo, l’animalismo esasperato e, ovviamente, la TV che domina e annichilisce le menti, in nome del dio denaro). Peccato che solo la prima metà funzioni a dovere, mentre la seconda degenera in lungaggini esasperate, per dare una parvenza di trama al film.

RSVP: “Il dittatore“, “Il grande dittatore“.

Voto: 7. Lui è tornato

Test di Bechdel: positivo.

 

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