Sequel che semplifica e banalizza i cardini del primo “Machete”: più exploitation, più facce conosciute, meno politica e meno postmodernismo. Il risultato è più fracassone e meno sorprendente, ma lascia ancor più perplessi la prospettiva di un terzo episodio, che vorrebbe fare il verso a “Guerre Stellari”.

RSVP: “Machete”, “Black Dynamite”.

Voto: 5.

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