Jensen riapre il discorso antropologico-religioso avviato con “Le mele di Adamo” e questa volta si dedica alla “schizofrenia” fideistica di Abramo e all’elogio della vita tout court, che dev’essere protetta e onorata in ogni sua forma. Come sempre, il suo genio irriverente lo porta a spaziare da un estremo all’altro, con sprazzi surreali e talvolta di dubbio gusto: chi lo apprezza, non rimarrà deluso.

RSVP: “L’isola del dottor Moreau“, “Le mele di Adamo“.

Voto: 8. Men & Chicken

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