Prosegue il percorso intimista di Nanni Moretti e, soprattutto, prosegue la sua disamina delle diverse forme che il dolore può assumere nell’ambito degli affetti. Come sempre, è encomiabile la sensibilità che gli consente di non essere patetico e di essere personale ma, al tempo stesso, universale. Perfetta la scelta di affidarsi alla Buy come suo alter ego.

RSVP: “La stanza del figlio“, “Beginners“.

Voto: 7/8. Mia madre

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