Rivisitazione de “Il giardino delle vergini suicide” in salsa cacik, focalizzato sulla denuncia delle tradizioni più retrograde turche, viste con gli occhi increduli della più giovane di cinque sorelle. Ciò nonostante, ha grande personalità e una vitalità diametralmente opposta all’insofferenza coppoliana, lasciando sempre un barlume di speranza. È uno degli esordi più sorprendenti dell’anno.

RSVP: “Il giardino delle vergini suicide“, “Offside“.

Voto: 7/8. Mustang

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