8 Luglio 2016
di Lucapedia
di Lucapedia
Un gioco di scatole cinesi e incastri al limite del surrealismo, che unisce elementi della tradizione neo-noir a stilemi delle indie–romedy americane. Tra un incipit à la “Memento” e un epilogo con vaghe reminescenze di “Una pura formalità“, il film gira davvero bene, generando tantissima tensione dal nulla, complici anche l’espressione funerea di Yelchin, le location à la “Twin Peaks” e la fotografia estremamente livida.
RSVP: “Drive“, “Lost River“.
Voto: 7. Niente cambia, tutto cambia
Test di Bechdel: positivo.