Presente e passato, realtà e allucinazione, percezione e rappresentazione vengono tutti mescolati insieme e nulla è ciò che sembra. Qualche colpo basso, qualche concessione ai cliché, ma alla fine tutto funziona a meraviglia, complici anche un ottimo montaggio e un comparto sonoro aggressivissimo.

RSVP: “Sinister“, “Insidious“.

Voto: 7,5.

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