Opera a metà strada tra la commedia venata di nero e il dramma verboso di stampo teatrale, che attraverso una moltitudine di registri (ogni personaggio ha il suo) descrive i drammi legati alle guerre e, soprattutto, l’impotenza e la burocrazia delle ONG, che spesso conoscono così poco delle radici socioculturali dietro ai conflitti. Ottima la sceneggiatura e bello il finale, che amaramente constata che i problemi si risolvono senza aiuti esterni.

RSVP: “No Man’s Land“, “Mediterraneo“.

Voto: 7,5. Perfect Day 

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