PRINCIPESSA MONONOKE (1997)

È il capolavoro anomalo della produzione miyazakiana: lo spirito ecologico è sempre il vero protagonista, ma manca del tutto il tema del volo e abbonda la violenza, insieme a un immaginario al limite dell’orrorifico. D’altra parte, un maestro è davvero tale solo se riesce a conservare una forte identità anche in contesti a lui non consoni o inusuali.

RSVP: “Nausicaä della Valle del vento“, “Pom Poko“.

Voto: 9.

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