A QUIET PASSION (2016)

Mai titolo fu più azzeccato di questo per indicare il “respiro” di un film: sceneggiatura maniacalmente ponderata, critiche sottili ma onnipresenti al contesto puritano e inquadrature plastiche come quadri impressionisti, il tutto condito da un piacevole umorismo britannico, fortemente basato sulla parola. Peccato solo per la durata e il ritmo, che potevano essere controllati con maggior sapienza.

RSVP: “To Walk Invisible“, “Turner“.

Voto: 7+. A quiet passion

Test di Bechdel: positivo.

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