Karpovsky – a differenza dei fratelli Duplass – è tra gli interpreti più personali e riconoscibili del mumblecore, col suo metacinema fatto di un ego quasi eggersiano, che si scontra costantemente con le difficoltà di uno young adult qualunque. Bello il preludio al finale, con la royal rumble tra amici e fidanzate.

RSVP: “Supporting Characters”, “Tiny Furniture”.

Voto: 7+.

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