L’idea di sovvertire i canoni nei thriller funziona sempre, e questo film non fa eccezione: si parte da quella che spesso è la fine, ovvero la liberazione dell’ostaggio, per poi procedere a ritroso alla ricerca dei carnefici: c’è la vendetta, c’è la caratterizzazione psicologica dei personaggi e, soprattutto, ci sono i colpi di scena, centellinati a dovere. E pazienza se la sceneggiatura ha qualche buco di troppo.

RSVP: “Chained“, “5150 Rue des Ormes“.

Voto: 6/7. Reversal

Test di Bechdel: positivo.

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