SANGUE DEL MIO SANGUE (2015)

Due piani temporali diversi, due stili quasi opposti (con l’eccellente fotografia di Ciprì a far da padrona) e due realtà sociali così lontane, eppure così vicine. La sceneggiatura è più vicina al teatro dell’assurdo che al cinema contemporaneo, pertanto non si tratta di un film adatto a tutti e richiede un certo sforzo da parte dello spettatore per esser apprezzato. Perplime la colonna sonora con l’insolita cover di “Nothing else matters“.

RSVP: “La visione del Sabba“, “Gostanza da Libbiano“.

Voto: 7,5. Sangue del mio sangue

Test di Bechdel: negativo.

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