Un film duro e sicuramente non per tutti, che riflette dal primo all’ultimo fotogramma sulle diverse modalità di vivere la fede e sulla difficoltà di comprendere i silenziosi disegni divini davanti alle sofferenze dell’umanità. Essenziale nella sua estetica minimale e, soprattutto, nel suo ritmo “riflessivo”, richiede una buona propensione dello spettatore all’introspezione e alla spiritualità, altrimenti… meglio lasciar perdere.

RSVP: “In memoria di me“, “Mission“.

Voto: 7/8. Silence

Test di Bechdel: negativo.

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