2 Ottobre 2014
di Lucapedia
di Lucapedia
Non lasciatevi ingannare dalle apparenze: qui si parla di cammelli, di albinismo e, più in generale, dei nomadi che vivono in Mongolia, ma non solo. I messaggi celati all’interno di quest’opera delicatissima sono ben altri: c’è la riscoperta dell’armonia con la natura, l’accettazione del diverso, la comprensione dei veri valori alla base della famiglia e il rispetto delle radici spirituali che accomunano l’intero creato.
RSVP: “Il cane giallo della Mongolia“, “La marcia dei pinguini“.
Voto: 8. La storia del cammello che piange
[Versione estesa della recensione su Melpyou]