Ennesima produzione low cost, tra mostroni di plastica, ettolitri di fluidi biologici e humor nero a profusione, tutto perfettamente incanalato nei cliché dei B-movie anni Ottanta. Ormai è assodato che questa sia la nuova moda americana (diretta discendente della “trilogia del cornetto“) ma bisogna trovare il coraggio di osare di più, come nell’ottimo “Housebound” o nel più modesto “Wolfcop“.

RSVP: “Slither“, “Tusk“.

Voto: 6+. Stung

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