Potrà sembrare una via di mezzo tra “La grande bellezza“, con più mafia e meno filosofia, e “Gomorra“, con più romani e meno minorenni, ma è una via di mezzo che non ha nulla – o quasi – da invidiare a questi illustri predecessori. Non sarà un capolavoro di originalità, ma non c’è una scena che non sia essenziale e il cast è davvero in stato di grazia.

RSVP: “Gomorra“, “Romanzo criminale“.

Voto: 8. Suburra

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