La prima metà è una bella riflessione sul ruolo dell’attore-icona nell’economia delle produzioni cinematografiche, poi c’è la seconda metà. E qui entrano in scena Bosch, de Chirico e Kon in un frullato lisergico, che cerca di allargare il discorso all’intera popolazione mondiale. Certamente uno dei film più visionari della storia, al pari del racconto di Lem da cui è stato tratto.

RSVP: “Il pasto nudo”, “Holy Motors”.

Voto: 8.

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