Trasposizione in chiave steampunk à la Gilliam de “Il sosia” di Dostoevskij: ottimi i due protagonisti e gradevole la regia, ma il film manca di coraggio e d’inventiva e, alla fine, tutto sa di già visto. In questo modo, anche la satira sociale sottesa alla trama perde di mordente ed è un vero peccato.

RSVP: “Brasil“, “L’uomo senza sonno“.

Voto: 6/7.

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