Brit Marling è un po’ fissata coi ruoli “sotto copertura”, ma bisogna riconoscere che come autrice-attrice di indie-thriller a sfondo sociale è ormai una garanzia. Alcune scene sono davvero memorabili (su tutte, la prima cena), così come le riflessioni morali sottese agli effetti di qualsiasi atto di prevaricazione.

RSVP: “Sound of my voice”, “L’esercito delle 12 scimmie”.

Voto: 8.

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