Cosa c’è di nuovo e, soprattutto, d’innovativo in un film come questo? Diciamocelo francamente: nulla. Però, ci sono un sacco di “però”: Tarantino è il postmoderno per eccellenza, Tarantino sa girare maledettamente bene, Tarantino sa scrivere eccelsamente (d’altra parte, il progetto doveva diventare un libro) e Tarantino sa circondarsi di grandi artisti, a partire dal cast, ma senza dimenticare Morricone. Inevitabilmente sarà cult.

RSVP: “Le Iene“, “Pulp Fiction“.

Voto: 7,5. The Hateful Eight

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