30 Aprile 2015
di Lucapedia
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Se “Borgman” è Haneke in salsa olandese, allora questo è Bunuel à la fiamminga: la satira sociale è tanto evidente quanto tagliente e la svolta cristologica che fa da preludio al finale aggiunge una dimensione universale alle riflessioni (misantropiche) proposte. Opera tesa e spiazzante come poche altre.
RSVP: “Borgman“, “Il fascino discreto della borghesia“.
Voto: 7/8. The last days of Emma Blank