17 Novembre 2013
di Lucapedia
di Lucapedia
Dal manuale del perfetto vilipendio di un ottimo indie horror non anglofono: inserire adolescenti ad libitum, aggiungere un contesto storico, condito da un bello spiegone e concludere con un finale da slasher old style, che lasci spazio a un eventuale sequel; guarnire con un bambino inquietante e un vecchio rancoroso. Inutile.
RSVP: “Somos lo que hay”, “Blood Story”.
Voto: 4.